Sulle strade il tempo non si ferma mai: passato, presente e futuro scorrono eternamente su esse. Nessuna strada come l’Appia Antica è nel tessuto urbano romano l’incarnazione di questo concetto. Passi distratti calcano quelle pietre cariche di storia. Sono figure che vanno, verso un passato individuale e collettivo, quasi mosse da un istinto motorio incontrollato. Gente che va, gente che viene, sono come lancette di un orologio che percorrono un quadrante circolare.
O a volte non si vede più nessuno e la strada vuota ci abbaglia di luce. Eppure, anche nel vuoto di quella via deserta, possiamo immaginare moltitudini in cammino, perché le strade della storia non sono mai davvero vuote: ci ha camminato sopra il passato, le percorre ancora il presente, le calcherà sempre il futuro.